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Il giorno 6 dicembre 1988 si è costituito un nuovo Sindacato di categoria:Lo SNALEC
Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Esattoriali e Consorzio.
La domanda potrebbe essere scontata:come mai, in un momento di crisi del Sindacato, una crisi d’identità, una crisi di credibilità, si sente l’esigenza di una nuova organizzazione?
La risposta potrebbe essere altrettanto scontata, ma vorremmo venisse fuori da considerazioni fatte insieme sulla nostra linea programmatica, e come prima impostazione metodologica l’uso di un linguaggio che non sia il “sindacalese”, non perché ci sia un rifiuto del passato, ma perché riteniamo il passato esperienza, e l’esperienza ci porta a proporre comportamenti e politiche più corrette rispetto a quelle precedenti.
Una prerogativa di questo Sindacato desidereremmo fosse oltre la trasparenza, a partire appunto dal linguaggio, anche la partecipazione collettiva attraverso, innanzitutto, la comprensione.
In poche parole ci siamo riempiti la bocca, da troppo tempo, di democrazia, ma soprattutto nel Sindacato, ne abbiamo visto ben poca a partire dalla struttura per finire all’informazione ed alle linee politiche perseguite. Questo tipo di gestione ha portato allo scollamento Lavoratore-
E’ velleitarismo opporsi a tutto ciò?
Pensiamo di no, se si sanno leggere i tempi, ed il nostro tempo ci dice che è sentita l’esigenza del Sindacato presente sul posto di lavoro e quindi professionalizzato e sensibile ai problemi tecnici ed individuali del Lavoratore del settore,che ne sappia cogliere, in un rapporto diretto, anche le piccole questioni e che sia in grado di sdoppiarsi nella sua funzione: dovrà essere, oltre che un elemento di intermediazione tra Lavoratore-
La categoria è divisa, da situazioni che la differenziano in maniera vistosa. E’ nella riforma che la categoria deve riscoprire una sua identità precisa che le sappia far trovare una omogeneità ed una capacità contrattuale autonoma, ed è solo attraverso una aggregazione dei Lavoratori in un Sindacato autonomo e di categoria che si può trovare lo strumento per questo fine.
Torino, li 06 Dicembre 1988
I Fondatori
Domenico Monetta
Franco Camandona
Ettore Meirano